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PERU' - Dal Deserto Costiero alle Ande

PERU': Le rovine del Machu Picchu, la città perduta degli Inca.
PERU': Le rovine del Machu Picchu, la città perduta degli Inca.

Il Perù, nella sua grande varietà ambientale che rispecchia ancora oggi le differenze storiche ed economiche dei suoi abitanti, offre un duplice ambito di interessi: quello naturalistico, quello archeologico e quello etnografico.

Dal punto di vista naturalistico tutti e tre principali ambienti del paese sono, in virtù delle loro caratteristiche peculiari, materia di grande interesse.

La selva tropicale, con le sue sfumature di colore verde intenso, la vegetazione rigogliosa e le numerose specie animali, emana tuttora il fascino misterioso di ciò che è ancora intatto e per gran parte sconosciuto all’uomo.

Le Ande, con la loro luce intensa dovuta all’altitudine, i contrasti cromatici fra il blu del cielo e il giallo della puna, il suono del vento e i suoi abitanti legati ai cicli naturali dell’allevamento dei camelidi, suscitano emozioni che possono conoscere solo coloro che ne hanno visitato i grandiosi spazi.

La costa, infine, con i suoi deserti offre al visitatore impressioni non meno forti e sublimi delle precedenti.

In questi luoghi per millenni si svilupparono, vissero e decaddero importanti civiltà che rimasero sconosciute agli europei fino alla scoperta dell’America da parte di Colombo. Oggi, lo studio di queste civiltà è diventato oggetto di interesse per moltissimi appassionati, si sono intrapresi scavi archeologici che hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti e rovine e gettare uno sguardo più approfondito su molte di queste culture che rischiavano di scomparire nel gorgo della storia.

Non meno interessanti sono la popolazione quechua e aymara, le dirette discendenti della grande civiltà inca, di cui, attraverso una trasmissione orale che si è perpetrata nei secoli, custodiscono ancora antiche tradizioni che permeano tutt’ora la quotidianità.

L’indio generalmente silenzioso e serio, vive la dura fatica di sempre con filosofia, ama le tradizioni e lo conforta sapere che non verrà mai tradito dalla Pachamama (la madre Terra) e dal dio Inti (il Sole), ha accettato la religione cristiana solo formalmente ma la sua fede e la sua anima rimangono legate agli antichi culti pagani: questo connubio è testimoniato da una forma di sincretismo religioso che non ha eguali al mondo e che procede su due linee parallele che non si fondono; da un lato c’è Gesù e la Madonna e dall’altro Wamani (il dio della Montagna), Inti e la Pachamama.

Fu la particolare morfologia del territorio andino a incidere sull’evoluzione della religione e delle teogonie dei suoi popoli. Le difficoltà di comunicazione tra le anguste valli fece si che ogni zona sviluppasse particolari culti con propri protettori e hacas (tempio).